Mestruazioni

Oggi sicuramente siamo fortunate, perché possiamo contare su un vasto assortimento di dispositivi igienici: assorbenti di vario tipo (usa e getta, lavabili e riutilizzabili, tamponi interni), raccoglitori (coppetta mestruale e disco mestruale), e persino biancheria specifica.

“La scelta dipende da noi, dalle nostre esigenze, ma anche da quelle del pianeta.”

Ebbene sì, ricordiamoci infatti che proprio gli assorbenti usa e getta, che rappresentano di gran lunga il supporto preferito dalle donne del mondo quando sono alle prese con le mestruazioni, si trasformano in rifiuti non biodegradabili, anzi, altamente inquinanti.

La coppetta mestruale è indubbiamente una buona alternativa agli assorbenti, anche se non molto diffusa. Si tratta di un piccolo contenitore in silicone morbido, da inserire all’interno della vagina: raccoglie il sangue e periodicamente deve essere svuotato nel water oppure nel lavandino.

Ma come e quando è nata?

La prima coppetta mestruale moderna, simile a quella che usiamo oggi, è stata inventata negli Stati Uniti nel 1937 da Leona Chalmers.
Brevettò una coppetta mestruale in lattice. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’azienda produttrice della prima coppetta mestruale non aveva a disposizione lattice a sufficienza per continuare a realizzarla. La produzione si fermò momentaneamente ma negli anni Cinquanta Leona Chalmers migliorò il progetto e brevettò un nuovo modello di coppetta mestruale.
La prima coppetta mestruale si chiamava Tassette. Fu prodotta negli Stati Uniti fino al 1963 ma non ebbe una grande fortuna.
Negli anni Settanta in Finlandia e negli Usa iniziò una piccola produzione di coppette mestruali usa-e-getta. Negli anni Ottanta ecco la creazione della coppetta mestruale The Keeper, realizzata in lattice e ancora in vendita oggi. All’inizio del 21esimo secolo ecco una svolta importante per la coppetta mestruale: l’introduzione di un nuovo materiale, il silicone ad uso medico.

In concreto, per coppetta mestruale si intende un tipo di barriera che si indossa all’interno della vagina durante i giorni del ciclo per raccogliere il fluido mestruale.

Una coppetta può durare dai 3 ai 10 anni senza produrre rifiuti, motivo per cui il suo utilizzo comporta un grande risparmio economico nel rispetto dell’ambiente.

Due i principali vantaggi:

  • è economica (circa 3 euro all’anno);
  • è ecologica (minima produzione di rifiuti, perché si svuota, lava e riutilizza.

Noi ti proponiamo quelle di Intimina e quella di Medintim. Sono in silicone di tipo medicale morbide e liscissime. Abbiamo testato per voi questo prodotto e lo abbiamo trovato molto valido.

Se conosci il tuo corpo e hai dimestichezza con gli assorbenti interni, non avrai difficoltà ad utilizzare una coppetta mestruale.

Per maggiore sicurezza puoi consultare tutte le indicazioni su come posizionarle correttamente, e in modo agevole, magari utilizzando anche un gel lubrificante per facilitarne l’inserimento come per esempio il Gel lubrificante all’aloe di Intimina

oppure il Gel lubrificante al CBD.

…e su come pulirla quotidianamente tra un utilizzo e l’altro con uno speciale Detergente intimo il cleaner di Intimina appositamente studiato per non danneggiare il materiale ed effettuare una detersione profonda con antibatterico.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e mi raccomando seguiteci.

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